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Non mi piaccio... Perchè?

Carmela Avenia,
psicologa del "Centro Donna George Sand".
pubblicato il 22/05/14

NON MI PIACCIO… PERCHE’?
ragazza che si vede più grassa allo specchio
Non piacersi, essere troppo autocritici verso se stessi, pensare che gli altri abbiano su di noi un giudizio negativo… tutto questo e molto altro sono problematiche che spesso affliggono e condizionano negativamente lo stile di vita di molte persone, in particolar modo nel periodo adolescenziale durante il quale i cambiamenti fisici, psicologici e relazioni/affettivi sono evidenti e vengono vissuti molto intensamente.
Spesso gli adolescenti focalizzano la loro attenzione sull’aspetto fisico, a volte in modo ossessivo, vorrebbero un corpo perfetto che rispecchi i canoni di bellezza che la società propone, non accettano un corpo che cambia e ciò a volte li porta ad avere una visione distorta del proprio corpo.
Nei casi estremi gli esperti chiamano questo “Disturbo di Dismorfismo Corporeo” che consiste in una fobia, ovvero in una paura irrazionale, non controllabile, di non essere sufficientemente belli, accettabili, piacenti, fisicamente adeguati all’immagine di donna o uomo che si vorrebbe avere nel proprio immaginario.
Ciò provoca una elevata tensione emozionale, che porta a sentirsi inadeguato, a isolarsi dal contesto sociale, con un conseguente impoverimento della vita affettiva e relazionale.
Ogni parte del corpo può diventare motivo di preoccupazione e spesso può riguardare simultaneamente diverse parti del corpo: seno, capelli, cosce e fianchi per le donne; torace, addome, naso, capelli per gli uomini.
La percezione distorta del proprio corpo può anche degenerare in disturbi ossessivi - compulsivi volti a controllare il disagio attraverso azioni e rituali, come il controllo dell’alimentazione, che si evolve talvolta in anoressia e bulimia.
Se si vive male il proprio corpo, se ci sono cose che di noi non accettiamo sarebbe bene non rinchiudersi nei propri pensieri, non isolarsi ma condividere il proprio disagio con le persone a noi vicine, parlarne.
Sarebbe utile poi fermarsi a pensare a se stessi non solo fisicamente ma anche caratterialmente.
Focalizzare la propria attenzione non solo sulle caratteristiche fisiche che non ci piacciano e che quindi consideriamo parti negative di noi ma anche alle caratteristiche del nostro carattere, su ciò che di bello c’è in noi, su ciò che ci rende unici e speciali… proprio per come siamo!

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